Un mare che terrifica e sorride. Un isolotto con al
centro una casina rossa che fugge verso il cielo. La tonnara di Marzamemi e il
profumo del pesce appena pescato. Segue.....
Comiso e le dicerie del suo untore. Gesualdo Bufalino
Un fazzoletto di vie patrizie arse da un sole troppo
generoso e il cui ricamo è dato dai paramenti sacri delle chiese di Santa Maria delle Stelle, l’AnnunziataSegue......
L’esule involontario di Modica: Salvatore Quasimodo
Un viaggio della memoria verso un passato, quello
della giovinezza e del paese natìo, Modica, dell’isola d’oro, dell’infanzia e
del sogno. Una città che si presta da poema, e le chiese ne sono i sonetti. Segue......
Il Gattopardo e il suo Castello: Giuseppe Tomasi di
Lampedusa.
Un castello che affiora nel sentimento dello scrittore
come memoria non umana, una naturalità beata, una perduta età d’oro, o un luogo
di corruzione e di apparenze Segue......
Ispica e il suo romanzo Profumo: Luigi Capuana.
In cima alla roccia che scendeva a picco, si
scorgevano, illuminati dal sole, i campanili, le cupole delle chiese, le
facciate bianche e i tetti scuri di un gruppo di case Segue......
Elio Vittorini e le
sue città del mondo.
Una
musica particolare vibra dalla scrittura di Vittorini. È la musica dei
campanili, dei loro rintocchi, dei belati delle Città del Mondo, dove Scicli/Gerusalemme
o altro che si chiamasse,festosa di
tetti ammucchiati di Segue......