La città più bella del mondo di Elio Vittorini, immensamente ricca nei suoi palazzi di Via Mormino Penna e immensamente povera nelle cento bocche di Chiafura, quartiere rupestre della città, dove i cavernicoli di Scicli vivevano aggrottati sino agli anni 60. La chiesa di San Bartolomeoperla tra le valve di una conchiglia, si fonde in un connubio con la sua omonima cava. Le chiese caramellate di San Giovanni, Santa Teresa e San Michele sfilano lungo il viale Mormino Penna, impreziosito da palazzi e monasteri che, timidamente, fanno capolino al passaggio della processione del Gioia -Uomo vivo, quasi gelose delle loro storie mai narrate. Audace e spavalda, la Madonna delle Milizie della chiesa Madre di Sant’Ignazio cavalca il suo destriero sguainando la sua spada, in una Sicilia che si tinge di rosa assurgendo una donna guerriera come Santa Patrona.

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